Le metodologie didattiche stanno subendo un cambiamento epocale: la lezione frontale e unidirezionale sta lasciando sempre di più il posto a un tipo di apprendimento interattivo docenti/alunni e di gruppo. Anche la modalità di trasmissione dei contenuti sta cambiando. Non basta solo introitare nozioni, ma è necessario metterle in pratica, secondo un proprio approccio personale. Benvenuti nell’era della flipped classroom
Seguire un master full time può, a volte, diventare pesante e improduttivo per l’apprendimento. Lezioni teoriche troppo lunghe possono innescare una progressiva perdita d’interesse nell’allievo. Inoltre, i concetti alla base del know how devono poi essere ripresi nello studio a casa, con eccessivo dispendio di energie e di tempo.
Cos’è e come funziona la flipped classroom?
Nella traduzione letterale, questo metodo innovativo vuol dire “classe rovesciata” e permette un apprendimento più piacevole, più veloce e anche più economico dal punto di vista dei costi aziendali.
- Primo step: il docente fornisce il materiale didattico su una piattaforma di e-learning, consultabile dagli allievi: foto, video, testi e ogni risorsa che possa costituire la base di partenza per lo sviluppo successivo.
- Secondo step: gli studenti elaboreranno un video, una presentazione Power Point o un file di testo, in cui svilupperanno il tema richiesto.
- Terzo step: ciascun allievo discuterà poi in classe insieme al docente la propria “tesina”, sciogliendo eventuali dubbi sull’argomento e confrontandosi con i lavori svolti dagli altri compagni di corso.
Perché la flipped classroom?
È la tecnologia, bellezza. Sì, perché oggi questo metodo è possibile grazie all’uso dei tablet e di piattaforme on line, da cui poter sviluppare i temi didattici e con cui mettere in costante contatto docenti e discenti, da un lato, e discenti tra loro, dall’altro.
E le analisi svolte dalle scuole di formazione manageriale non tardano ad arrivare a sostegno di questo metodo.
AFORISMA ha elaborato un Report sulla modalità di frequenza, da cui è emerso che un metodo più partecipativo nella condivisione del sapere è in grado di motivare di più i propri studenti. A luglio scorso, la school of management leccese ha somministrato un questionario a 41 allievi dei propri master, da cui è emerso che i lavori di gruppo e progetti di impresa effettuati su aziende reali sono un vero valore aggiunto del master.
Per cinque buoni motivi.
- Rielaborazione critico-creativa: rappresentano un momento in cui confrontarsi e riflettere su quanto appreso in aula, essendo liberi di pensare con la propria testa e lasciare spazio alla creatività.
- Integrazione delle competenze: ognuno apporta all’interno del gruppo il proprio bagaglio di conoscenze, le condivide e le integra con quelle degli altri.
- Sviluppo delle competenze trasversali: capacità di lavorare in team, coordinamento, confronto con punti di vista diversi, gestione del tempo, capacità di reagire ai fallimenti.
- Apprendimento e sperimentazione pratica: possibilità di sperimentare praticamente, attraverso i vari lavori di gruppo, tutto ciò che è stato appreso in aula.
- Gradualità: il project work finale è visto come il risultato di tutti i mini project work svolti durante l’anno. Un punto di forza dei master AFORISMA
Cosa cambia nel master AFORISMA da quest’anno?
– Il monte ore complessivo del Master (attualmente di 1.500 ore) sarà distribuito tra 320 ore di didattica frontale e 1.180 ore di pratica (mini project work finalizzati allo sviluppo di compiti autentici di realtà + stage)
– Le ore di assenza aumenteranno al 30%
– Due giorni a settimana saranno dedicati ai mini project work e i successivi 3 giorni in aula si trascorreranno con il docente
Tanti i vantaggi della flipped classroom:
• Si parla il linguaggio moderno dei media
• Si motivano e si responsabilizzano gli allievi
• Si facilita la collaborazione tra i componenti dei gruppi di lavoro
• Si riducono i tempi della didattica
• Si personalizza l’apprendimento del tema
Questa metodologia didattica, partita dal mondo della scuola, è molto apprezzata anche nella formazione manageriale.
Secondo il sito manageritalia.it, che ha preso in esame uno studio della società di formazione Forma del tempo, si rileva che il 52,7% di chi è destinatario della formazione manageriale “ritiene il digital learning efficace se integrato con un percorso in aula o on the job che permetta una condivisione diretta tra partecipanti e docenti e dia anche la possibilità di ampliare e rafforzare il proprio network personale e professionale”.