È un po’ il sogno di tutti, terminati gli studi universitari diventare Manager con ruoli dirigenziali, magari in una importante azienda, se multinazionale ancora meglio.
Ma sai chi è veramente il manager e come lo si diventa? Quali sono le caratteristiche di base che un buon dirigente deve possedere?
In effetti, questo è uno dei lavori più ambiti, ma dare una definizione univoca non è semplice. Il suo principale compito è quello di raggiungere gli obiettivi aziendali, monitorando le varie fasi di sviluppo. Per poterlo fare, necessita di caratteristiche personali molto forti e ben definite, quali Leadership (un buon dirigente deve essere in grado di prendere in mano le redini dell’azienda, di prendere decisioni per il suo team, essere decisorio ma, allo stesso tempo, aperto al confronto), capacità di gestione dello stress, apertura all’innovazione e alla creatività, approccio flessibile e dinamico. E poi, la passione per il lavoro, il coraggio di accettare una sfida, la voglia di mettersi in gioco, saper aspettare e andare controcorrente.
Completa il quadro una conoscenza approfondita delle lingue straniere, in particolare dell’inglese e abilità informatiche piuttosto elevate.
Oggi, il mercato ha fame di figure sempre più specializzate. Se fino a pochi anni fa ti bastava una laurea per entrare nel mondo del lavoro o per acquisire responsabilità sempre maggiori all’interno di un’azienda, oggi il numero sempre crescente dei laureati e un mondo lavorativo in crisi, con livelli di disoccupazione che continuano a essere allarmanti, rendono indispensabile elevare il livello delle proprie conoscenze e competenze per rilanciarsi nel mercato del lavoro.
L’importanza della formazione post laurea
La formazione resta lo strumento più importante che hai per approfondire e acquisire competenze specifiche in un determinato settore, dotandoti di un buon biglietto da visita con cui farti conoscere dalle aziende. Anche grazie agli stage.
Quando parliamo di formazione parliamo, nello specifico, di quella post laurea e dei vantaggi che determina nel mondo del lavoro, rispetto a chi si ferma alla sola laurea. Frequentare un Master fornisce preziose informazioni sulla persona e sul suo curriculum, facilitando la riconoscibilità di professionalità e competenze individuali, utili all’interno di un processo di inserimento nel modo del lavoro o di mobilità lavorativa.
Prepara percorsi di carriera più competitivi e opportunità più importanti rispetto a percorsi di crescita unicamente accademici.
L’approccio più pratico, i lavori di gruppo, metodologie di project management, con tempi e “dead line” ben precise, permettono di acquisire una professionalità specifica di più alto livello, che rendono il profilo in uscita collocabile in posizioni sempre più dirigenziali e meno operative. Cosa che l’università italiana, ancora troppo lontana dal mondo del lavoro, purtroppo non dà.
Momento di alternanza tra pratica e teoria e di integrazione dei contenuti disciplinari, rappresenta una corsia preferenziale per la selezione e l’assunzione, da parte delle aziende, di risorse valide, avviando quei processi di graduale convergenza della formazione postlaurea verso un mercato del lavoro sempre più esigente. I master diventano occasioni molto importanti per le relazioni con il territorio e le imprese, anche grazie a un coinvolgimento diretto di professionisti nella didattica. Trait d’union sono le competenze maturate, intese come sommatoria di conoscenze, abilità e attitudini, e riguardante, quindi, le sfere del sapere, del saper fare e del saper essere.
La formazione, dunque, rappresenta una leva importante di sviluppo del capitale umano. Oggi le nostre imprese si trovano ad affrontare sfide che la crisi, la globalizzazione e lo sviluppo della tecnologia hanno reso complesse. È essenziale, per questo, mettere al centro i processi di apprendimento. La formazione manageriale ha la finalità di sviluppare competenze di gestione delle organizzazioni: dirigere attività, guidare il team e controllare il cambiamento e l’innovazione.
Frequentare corsi di specializzazione ti aiuta, pertanto, a crescere e ad essere sempre competitivi e unici, a saper gestire la complessità e a saper far dialogare culture ed interessi divergenti, creando sempre valore per tutti gli attori coinvolti nel sistema azienda. Caratteristiche, queste, che solo un dirigente , nella sua visione di insieme, è in grado di fare.